Presidenza della Regione Siciliana Dipartimento della Protezione Civile

25/06/2020 17:47:50

POZZALLO – “C’è un incendio a bordo di un’imbarcazione da diporto”, ma è solo un’esercitazione, una delle tante che si svolgono nelle aree portuali dell’isola e che vedono impegnati anche uomini, donne e attrezzature del Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
L’esercitazione di stamattina, che si è svolta nel Porto di Pozzallo, in provincia di Ragusa, approdo che proprio due giorni fa è stato oggetto di una visita ispettiva europea della Commissione interparlamentare Schengen (che sta studiando il fenomeno dell’immigrazione e la problematica dell’accoglienza) ipotizzava l’incendio a bordo di un’imbarcazione da diporto ormeggiata presso i pontili galleggianti della Società Ocean Plastic, molo di sottoflutto.

Anche se queste esercitazioni per gli addetti ai lavori rappresentano una sorta di routine (il D.Lgs  n. 139/2006 ne prevede almeno due ogni anno), nei fatti contribuiscono ad accrescere le capacità di intervento, in prima battuta,  del personale militare della Guardia Costiera, che rappresenta anche il presidio di pronto intervento più avanzato, completato in base agli scenari che si vanno ad affrontare con le altre forze che vengono coinvolte nel teatro delle operazioni, come i Vigili del Fuoco, i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di Finanza, il 118 e un lungo elenco di enti, pubblici e privati,  tra i quali non poteva mancare il Dipartimento Regionale della Protezione Civile diretto dall’ingegnere Salvo Cocina. Nello specifico, in banchina, pronti ad intervenire, c’erano i volontari della Confraternita di Misericordia di Modica, coordinati dal Funzionario del DRPC Giovanni Zacco.
Dato l’allarme incendio con il codice “esercitazione” ripetuto tre volte  (cioè: “è solo un’esercitazione, ma agite come se fosse tutto vero) i primi ad intervenire sono stati i marinai di un  rimorchiatore ormeggiato presso il porto, che hanno attivato le lance antincendio dotazione di bordo, seguiti da una motovedetta della Guardia Costiera.

Nel frattempo l´impresa che gestisce il porto inviava le proprie squadre antincendio che, di fatto, hanno avviato le prime operazioni di spegnimento. Quindi sono arrivati i vigili del fuoco, distaccamento di Modica, che hanno spento definitivamente ogni fiamma, mettendo peraltro in sicurezza i due occupanti dell’imbarcazione da diporto che sono rimasti feriti a causa dell´incidente, prestando loro anche i primi soccorsi.
Questo scenario è stato preceduto dal lavoro fatto dagli uomini della Capitaneria di Porto che hanno subito allertato il 118 e la sala operativa del Dipartimento Regionale della Protezione Civile ”Soris” e la sala operativa della Croce Rossa Italiana per l´invio di ambulanze. Una delle ambulanze era quella della Confraternita di Misericordia di Modica, l’altra della Croce Rossa di Ragusa con  personale qualificato al seguito.

E’ un’esercitazione, ma sulle procedure e sui compiti di tutti gli attori coinvolti non si deroga mai: così, dopo aver ricevuto l´ok dai Vigili del fuoco, con la zona d´intervento messa in sicurezza, il team della Croce Rossa ha prestato soccorso ad una persona che presentava ustioni alle gambe ed una frattura composta. Gamba immobilizzata e soggetto adagiato sulla barella spinale. Il team della Misericordia ha invece prestato soccorso al secondo infortunato, che presentava ustioni al viso. Entrambi i feriti sono stati caricati nelle relative ambulanze e trasportati al pronto soccorso dell´ospedale di Modica. Alla fine dell´esercitazione si è svolto un debriefing con tutti i soggetti intervenuti in cui è stato fatto il resoconto dei vari interventi effettuati e la valutazione delle eventuali anomalie riscontrate. Per non ripetere gli eventuali errori commessi. (fv)

 

Galleria fotografica dell´esercitazione