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29/05/2024 18:52:03
COMUNICATO STAMPA
PROTEZIONE CIVILE SICILIANA
Palermo, 29/5/2024 - Partiranno sabato prossimo 1 giugno, due squadre composte da 6 tecnici di Protezione Civile, per la campagna di rilevamento danni post sisma avviata nei Campi Flegrei, nel napoletano.
La Protezione Civile della Regione Siciliana risponde alla richiesta della Commissione Protezione Civile della Conferenza delle Regione, inviando funzionari esperti, abilitati alla compilazione delle Schede AeDES, per il rilevamento dei fabbricati danneggiati dallo sciame sismico di questi giorni. Sono 6 dei 205 tecnici già formati, (architetti, ingegneri, geologi e geometri) alcuni con esperienza ventennale, e che hanno già partecipato ad altre campagne di rilevamento post terremoto in Abruzzo e in Emilia Romagna, di cui dispone la Struttura Tecnica Regionale. Altri tecnici sono mobilitati e, eventualmente, pronti per altre missioni. I tecnici vi resteranno fino alla conclusione delle verifiche di agibilità e il completamento dei sopralluoghi, con il coordinamento del Centro Operativo Comunale della città partenopea.
Sabato scorso la Commissione della Protezione Civile, aveva interpellato le Regioni al fine di dare disponibilità di tecnici abilitati al rilevamento della vulnerabilità sismica degli edifici e accelerare la campagna di censimento dei danni provocati dalle scosse di terremoto che in questi giorni stanno interessando l’area.
“E’ l’ultimo impegno della Regione Siciliana, manifestato su impulso del Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – spiega il Capo della Protezione Civile siciliana, ing. Salvo Cocina, - dopo la disponibilità già espressa di accogliere parte della popolazione nel caso di evacuazioni di massa, che dimostra la vicinanza alle comunità colpite e la sensibilità verso la protezione e la difesa dalle catastrofi naturali. La verifica di agibilità degli edifici è un passaggio fondamentale per la ripresa delle attività quotidiane ed il ritorno alla normalità. Un’attività delicata e di grande responsabilità che si può svolgere solo dopo un percorso formativo di cui la Regione si è fatta carico, portando il numero di tecnici esperti dalle poche unità degli anni passati, circa 23, a quello attuale di 205 unità”.
NNN_ Gaetano Giuseppe Russo - DRPC Informa