Il maltempo continua a imperversare sulla Sicilia: allagamenti, frane e smottamenti sono avvenuti nella notte tra il 10 e l’11 novembre

Dalla Sicilia occidentale alla Sicilia Orientale, continuano le perturbazioni ed il sistema di protezione civile è costantemente impegnato ad aiutare le popolazioni colpite.

11/11/2021 21:32:14


Il maltempo continua a imperversare sulla Sicilia: allagamenti, frane e smottamenti sono avvenuti nella notte tra il 10 e l’11 novembre

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CATANIA -11.111.2021 - Forti piogge su Catania hanno interessato nella sera il territorio catanese. Via Etnea ha riscontrato criticità durante i momenti di picco di pioggia.  A Misterbianco la Zona commerciale risulta  bloccata da alcune  macchine in avaria causate dagli allagamenti in  Corso Carlo Max e nelle vie  secondarie.

La Protezione Civile del Comune di Catania ha disposto l´apertura del COC. Segnalati  allagamenti al villaggio Santa Maria Goretti, viale Acquicella porto; interessate anche alcune abitazioni.
Esondazione del Torrente Acquicella .Attivazione delle associazioni di volontariato ODV cod 1174 e cod 1116 ODV PA SICILIA SOCCORSO. Il comune sta intervenendo coon 2 idrovore

 

AGRIGENTO 10.11.2021 - Il maltempo continua a imperversare sulla Sicilia: allagamenti, frane e smottamenti sono avvenuti nella notte tra il 10 e l’11 novembre nella Sicilia occidentale. Sciacca e Menfi, nella provincia di Agrigento, sono le località dove si sono registrati i maggiori danni.
Anche le zone agricole e rurali dei Monti Sicani risultano difficilmente accessibili, a causa delle strade rese spesso impraticabili da colate di fango e detriti.
Decine sono i volontari e i tecnici della Protezione Civile Regionale che sono a lavoro per mitigare i pericoli e accelerare il ritorno alla normalità.

Nel trapanese, città come Campobello di Mazara, Alcamo, Calatafimi-Segesta hanno registrato molti danni a causa di allagamenti anche in aree urbane e diverse squadre di volontariato sono operative per rimuovere detriti fango e acqua.

La situazione più problematica è comunque nell’agrigentino.

A Sciacca in totale sono 37 le famiglie che sono state evacuate a causa di danni provocati dalle forti piogge di queste ore. Nonostante la predisposizione di alloggi in BB della zona, i nuclei familiari hanno trovato tutti autonoma sistemazione da parenti, amici o seconde case.

I maggiori danni sono stati creati dall‘esondazione dei torrenti Canzalamare e Foce di Mezzo affluenti del Mandrarossa. Isolate diverse contrade per la presenza di circa 50 cm di detriti nelle strade di collegamento, danni ad un piccolo ponte che collega c.da Raganella.

Arrivate a Sciacca durante la scorsa notte le prime associazioni di volontariato. Sui luoghi al momento sono operative l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco, la Guardia Costiera Ausiliaria, la SST di Canicatti, e la OEPPc di Camastra. I volontari sono impegnati in azioni di assistenza della popolazione, nello svuotamento dei locali allagati tramite pompe idrovore e addetti alla sorveglianza delle palazzine sgombrate.

A rischio l’approvvigionamento idrico di Sciacca in quanto acqua e fango hanno danneggiato i locali dove sono alloggiate le pompe dei pozzi idrici. Al momento si stanno valutando soluzioni per evitare che la cittadinanza possa restare senza acqua nei prossimi giorni.

A Menfi in località "Fiori", lungo il tratto compreso fra via degli Oleandri e l´incrocio con la Strada Provinciale SP/C3 e tutte le zone ad essa afferenti è stato ordinata l’evacuazione con effetto immediato e fino alla cessata allerta e fino alla cessata emergenza per esondazione del fiume Mandrarossa.
Tutte le persone interessate dal pericolo sono state alloggiate da parenti e amici.
Danni anche alla palestra comunale e alla caserma dei carabinieri anch’essa allagata. Anche a Menfi la Criticità primaria è rappresentata sempre dai serbatoi idrici dove il fango ha intasato ie attrezzature del potabilizzatore dell’acqua.

Sui Monti Sicani la viabilità principale e secondaria è stata colpita da gravi smottamenti e frane. Comuni come San Giovanni Gemini, Santo Stefano Quisquina si registrano i maggiori danni in quanto la viabilità provinciale e le strade di perimetrazione agricola, fondamentali per l’economia locale basata sulla zootecnica e le attività casearie e agricola, é fortemente compromessa.

Dal centro di coordinamento soccorsi ospitato alla prefettura di Agrigento, al momento afferiscono tutte le strutture operative e i sindaci delle città colpite.
In atto il Censimento dei danni ad opera dei tecnici presenti inviati dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile.

GGR/drpc Sicilia