Grazie al fiuto di Bianca e Kira, due cani della Protezione Civile, ritrovato un anziano smarritosi a Cava D’Ispica

L’uomo, 91 anni, trasferitosi in Sicilia dopo una vita trascorsa sulle Dolomiti, ha resistito per più di 24 ore al freddo sotto la pioggia battente

27/01/2021 23:15:45


Grazie al fiuto di Bianca e Kira, due cani della Protezione Civile, ritrovato un anziano smarritosi a Cava D’Ispica

MODICA (RG) – Si chiama Kira, è una simpatica “meticcia” di proprietà di Gabriele, un volontario di Protezione Civile con il quale costituisce quella che in gergo si chiama “unità cinofila”. A questa cagnolina, dal manto nero e dalla corporatura adatta alla caccia del coniglio, è toccato il privilegio e la fortuna del ritrovamento, ancora in vita, di un uomo di 91 anni scomparso ventiquattro ore prima da una piccola contrada di Modica, nel ragusano.

Una storia di ricerca disperso a lieto fine, che è iniziata nel pomeriggio di lunedì scorso, quando i parenti di Giovanni, l’uomo ritrovato che abita appena da qualche mese in contrada “Minciucci “, al confine con il comune di Ispica, hanno dato l’allarme. Prima nella “chat di quartiere” e poi chiedendo l’intervento dei Carabinieri. Da qui la Prefettura ha attivato i piani di ricerca dispersi e di conseguenza si è messo in moto il sistema di Protezione Civile, che ha visto nel teatro delle operazioni gli stessi uomini dell’Arma, gli agenti della Forestale, i Vigili del Fuoco e, tra gli altri, settantaquattro volontari del Dipartimento Regionale della Protezione Civile Siciliana. Sette erano le unità cinofile.

Proprio l’apporto dei cani sembra aver fatto imboccare da subito la strada giusta ai soccorritori, portandoli in direzione di Cava D’Ispica, una vallata fluviale che per tredici chilometri incide l’altopiano Ibleo, tra i comuni di Modica e Ispica: un sito naturalistico e archeologico di grande rilievo, ma impossibile da esplorare al crepuscolo. Tra l’altro il diario postumo di questa ricerca parla di un uomo ritrovato a cinque chilometri dal luogo della scomparsa, che si è avventurato nei sentieri scoscesi lontani dalle piste carrabili, cercando senza successo riparo dalla pioggia insistente aprendo varchi nella fitta macchia mediterranea. Tanto che anche l’intervento del mattino successivo di un elicottero dei Vigili del Fuoco non ha restituito i risultati sperati. All’alba, quindi, al riavvio delle operazioni a terra, c’erano timori più che fondati di potersi ritrovare di li a poco dinanzi ad un possibile dramma.

L’anziano abita nella contrada “Minciucci” di Modica da appena qualche mese, la sua storia dice che ha vissuto la sua vita in un lembo di montagna al confine con tre stati sovrani: Austria, Italia e Slovenia. Che è abituato a vivere nella natura, al punto da preferire per il riposo un fienile al comodo letto con il materasso. Un uomo di un metro e novanta di altezza corporatura asciutta.

Sono alcune delle informazioni utili agli operatori che intervengono in queste situazioni e che sono servite da impulso per proseguire le ricerche lungo la vallata. Tra l’altro in un ambiente che impediva ai vari soggetti di comunicare tra di loro via radio e via cellulare a causa di zone d’ombra. Poi Kira, ma avrebbe potuto essere Thor, Bea, Bianca (che ha fiutato per prima la pista) o uno qualsiasi dei cani impiegati nella ricerca, si è ritrovata dinanzi al corpo dell’uomo, che all’inizio non rispondeva alle domande dei volontari, poi grazie anche alle cure dei medici del 118 e dei soccorritori si è ripreso. Per il successivo trasferimento in ospedale si è reso necessario l’intervento di un elicottero dei Vigili del Fuoco. I volontari sono stati coordinati dai funzionari del DRPC Sicilia Antonio Criscione e Giovanni Zacco.

Francesco Venuto/DRPC Sicilia