Io Non Rischio Sicilia, in piazza per parlare di buone pratiche di protezione civile. Due giorni all’insegna della prevenzione con un linguaggio semplice ed efficace (Video)

38 Organizzazioni di volontariato impegnate in 35 siti: 16 multi rischio, 16 sul tema terremoto-maremoto e 3 per il rischio idrogeologico. Alle Eolie si è parlato di rischio vulcanico con riferimento a Stromboli e Vulcano

18/10/2022 09:38:47


Io Non Rischio Sicilia, in piazza per parlare di buone pratiche di protezione civile. Due giorni all’insegna della prevenzione con un linguaggio semplice ed efficace (Video)

PALERMO - Qui Io Non Rischio Sicilia, dopo mesi e mesi di preparativi e formazione è arrivato il giorno di andare in piazza, per fortuna sotto il sole, accompagnati dal benevolo incoraggiamento di alcuni personaggi pubblici che condividono con noi la stessa appartenenza, Il “La” per tutti è arrivato dal cantautore Giovanni Caccamo, con una nota di sostegno in più ai nostri ragazzi e ragazze, del ragusano. Nino Frassica da “Scasazza-Messina”, che ci ha strappato un sorriso con il discorso più serio della sua carriera; il giornalista inviato del TG1 Giuseppe La Venia, che ha ricordato a tutti che “io non rischio” è sempre sul “pezzo”, mentre è toccato alla scrittrice Costanza Di Quattro affrontare il tema della prevenzione in Sicilia e il legame con la nostra storia. Proprio la città dello Stretto e la sua provincia, isole Eolie comprese, ha contribuito notevolmente al successo della manifestazione, con le sue postazioni e alcuni effetti speciali apprezzati da bambini e turisti, come l’”eruzione dello Stromboli a richiesta”, ma era solo un plastico con una pompa nascosta. Facendo un po’ di conti, in tutto il territorio siciliano sono state 38 le Organizzazioni di volontariato impegnate in 35 piazze, 16 delle quali “multi rischio” (le 3 OdV del comune di Lipari hanno trattato anche il rischio vulcanico riferito ai vulcani Stromboli e Vulcano). 16 gruppi di volontariato hanno affrontato il terremoto-maremoto e 3 il rischio idrogeologico. Io Non Rischio è un modo diverso di diffondere la conoscenza in funzione della prevenzione. Divulgare le buone pratiche dal basso con parole semplici ma efficaci, tanto da raggiungere facilmente specialmente l’interesse dei bambini che, storicamente sono quelli che, in occasione di eventi calamitosi, come più volte riportato dalla stampa, sono stati capaci di mettere in atto gli insegnamenti ricevuti a scuola, riparando al sicuro. E anche in Sicilia i bambini, come riferiscono i vari responsabili delle piazze di Io Non Rischio, sono stati i cittadini più interessati, attratti sì dai palloncini gialli e dalle divise variopinte dei volontari, per poi trasformarsi in ascoltatori attenti e disponibili al dialogo. Quando chiude una manifestazione che costa mesi e mesi di lavoro arriva il tempo dei ringraziamenti e sono in tanti volontari e funzionari nazionali e regionali a meritarsi un applauso. Io non rischio continuerà il suo lavoro nelle piazze digitali, sui social, per la strada, aiutando le comunità con la normale attività di volontariato. Perché i rischi, purtroppo, non finiscono una domenica di ottobre e la divulgazione, ma soprattutto l’applicazione delle buone pratiche di protezione civile, è una missione che ci riguarda, nessuno escluso.

di Francesco Venuto/DRPC informa

Voce narrante: Sabrina Palumbo, Volontario formatore Io Non Rischio